Jannik Sinner gioca da numero uno in campo con sempre più autorità, ma il primato dell’azzurro è a rischio: avvertimento improvviso
L’attesa per ogni match di Jannik Sinner, ora che l’altoatesino è diventato numero uno del ranking ATP, è diventata spasmodica. E l’azzurro sta dimostrando di tenere lo scettro del comando con calma, consapevolezza e autorità. Jannik ha iniziato con il piede giusto a Wimbledon, dove vuole provare a suggellare il suo momento con un risultato storico.
L’azzurro è giunto agli ottavi di finale e punta ad avanzare ancora, dopo aver raggiunto i quarti due anni fa e la semifinale lo scorso anno. In entrambi i casi fu fermato da Djokovic, che questa volta ritroverebbe, eventualmente, solo in finale. Dalla sua parte di tabellone però c’è Alcaraz, in ogni caso l’eventuale rivincita in semifinale con lo spagnolo lo stuzzicherebbe molto.
Partita dopo partita, Jannik si conferma sempre più solido e presente a se stesso, una crescita che ha dell’incredibile e che promette davvero bene per il futuro. Nel ruolo di primatista mondiale, non intende rimanere una meteora, ma scrivere lunghe pagine di storia. Sappiamo già che a prescindere da come finirà a Wimbledon, anche alla fine del torneo sarà comunque numero uno al mondo, ma c’è la possibilità di dare un segnale e scavare ancora distanza rispetto ai rivali. Che però non intendono certo restare a guardare, anzi lanciano a propria volta segnali bellicosi.
Non solo Sinner-Alcaraz per il dominio: si candida anche Rune
Se con il prevedibile calo di Djokovic nel medio periodo, Sinner e Alcaraz sembrano destinati a dominare la scena, c’è qualcuno che non intende dar loro tregua e li sfida sul loro stesso terreno. Parliamo dell’ambizioso Holger Rune, grande talento danese che però non è ancora esploso del tutto.
Tra la fine del 2022 e la prima parte del 2023, Rune aveva avuto una rapida ascesa, con la vittoria ai Masters di Parigi-Bercy, le finali conquistate a Montecarlo e a Roma e la posizione numero 4 del ranking. Ora, a distanza di tempo, sta cercando di ritrovare quella stessa continuità, per rientrare nella top 10 (al momento sarebbe in 16esima posizione) e poi per lanciare l’assalto ai big designati del prossimo futuro.
Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Non ho mai detto che sarò nei nuovi big three con Sinner e Alcaraz, ma mi fa piacere che qualcuno ne stia iniziando a parlare. Tutti noi abbiamo delle qualità, Alcaraz mi sembra davvero incredibile. Per ora è davanti negli Slam, vedremo però tra 15 anni chi lo sarà“.
